La lotta al lavoro sommerso al centro del decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 50 del 28 marzo 2024, pubblicato sul sito istituzionale il 26 aprile 2024, con cui viene costituita presso l’Ispettorato nazionale del lavoro la task force istituzionale “Lavoro sommerso”, in continuità con le attività già previste dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025.
La task force si pone l’obiettivo di realizzare un’ulteriore pianificazione strategica dell’attività di vigilanza di contrasto al lavoro sommerso, garantendo un’azione coordinata ed efficace di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare secondo le specificità dei diversi settori economici e dei contesti territoriali, contribuendo anche ad un’efficace attività di vigilanza a fini statistici.
Il provvedimento si colloca come punto di arrivo nella lotta al lavoro sommerso cominciata ed attuata negli ultimi anni: prima di vedere nel dettaglio di che si tratta, facciamo dunque il punto su quanto già disposto con i precedenti decreti ministeriali.
Già con il decreto ministeriale del 6 aprile 2023, n. 57 era stato infatti istituito il Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, con lo scopo di coordinare e monitorare l’attuazione delle misure previste dal Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso nonché vigilare sul rispetto della Road map attuativa.
Nello specifico, il Comitato deve:
Il Comitato - presidiato dal Ministero del lavoro - è composto:
Tornando al decreto ministeriale n. 50, la task force “Lavoro sommerso”, che resta in carica fino alla completa attuazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso 2023-2025, è composta da rappresentanti di:
Il coordinamento è affidato dal capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro, o da un suo delegato.
La struttura, in linea con quanto già realizzato in attuazione del Piano nazionale, dovrà realizzare un’ulteriore pianificazione strategica e operativa dell’attività di vigilanza di contrasto al lavoro sommerso secondo le specificità proprie dei singoli settori coinvolti, anche in relazione alla fruizione dell’assegni di inclusione di cui al decreto legge n. 48/2023 (decreto lavoro).
La task force opererà in coordinamento con i Tavoli operativi interregionali, istituiti dall’articolo 5 del decreto con il compito di riunirsi almeno trimestralmente per verificare l’operato della task force medesima.
Ove ritenuto opportuno, peraltro, il Capo dell’Ispettorato nazionale del lavoro può costituire un tavolo di coordinamento nazionale composto dai rappresentanti delle amministrazioni interessate.
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