I rappresentanti delle categorie di commercialisti e ragionieri, in audizione in commissione Finanze al Senato, hanno evidenziato le sistematiche violazioni dei principi dello Statuto dei diritti, in particolare in merito al sempre più frequente ricorso alla retroattività delle norme tributarie, all’eccezionalità delle norme interpretative ed alla decretazione d’urgenza per l’istituzione di nuovi tributi. Il presidente dei dottori commercialisti, di conseguenza ha sollecitato una maggiore certezza ed uniformità delle procedure, il rafforzamento della figura del Garante tramite un maggior potere sanzionatorio ed il riconoscimento della sua autonomia dall’agenzia delle Entrate.
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