Scade mercoledì 27 dicembre l’appuntamento dei contribuenti Iva con l’acconto 2006. Come più volte precisato, le regole da seguire sono le consuete, potendo peraltro gli interessati scegliere anche quest’anno tra i tre metodi – storico (il più utilizzato), previsionale e analitico – il più conveniente.
Soggetti passivi dell’acconto sono i titolari di partita Iva che esistevano nel 2005 e risultano ancora in attività nel 2006, compresi i non residenti identificati direttamente in Italia nel 2005. Essi corrisponderanno, con il calcolo storico, l’88% dell’Iva dovuta per l’ultimo mese o trimestre del 2005, al lordo dell’acconto 2005. Con il previsionale, l’acconto é dell’88% dell’Iva che si prevede dover corrispondere con riferimento a dicembre 2006 per i mensili, o in sede di dichiarazione annuale 2007, relativa al 2006, per i trimestrali per opzione o con riferimento al quarto trimestre 2006 per i trimestrali speciali. Non è più ammessa la tolleranza del 5% tra il versato entro il 27 dicembre in base al calcolo e l’effettivamente dovuto per evitare la sanzione del 30% per omesso od insufficiente versamento. Per i contribuenti che scelgono il metodo basato sui dati reali, l’acconto è al 100% dell’importo risultante effettuando una liquidazione anticipata al 20 dicembre. L’acconto non è dovuto se, prescindendo dal metodo di calcolo, il pagamento risulti inferiore a 103,29 euro.
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