L’ispettore fiscale che chiude un occhio dietro pagamento di denaro incorre nel reato di concussione
Pubblicato il 24 ottobre 2009
La Corte di Cassazione, con la sentenza n.
40502/2009, ha confermato la condanna per concussione nei confronti di un funzionario delle imposte di Napoli, che aveva chiesto a un’azienda dei soldi per interrompere la verifica e non indagare oltre su alcune presunte irregolarità fiscali. Dichiarando il ricorso della difesa inammissibile, i Supremi giudici hanno ribadito che gli ispettori delle imposte devono risarcire le aziende a cui hanno chiesto soldi per interrompere le verifiche e scontare la pena per concussione oltre a pagare le spese processuali e versare alla Cassa un’ammenda di mille euro.