L'intercettazione esterna entra nell'iter disciplinare
Pubblicato il 22 giugno 2009
Nel testo della sentenza n. 12717 del 2009, la Corte di cassazione ha ritenuto legittima l'utilizzabilità, in un procedimento disciplinare nei confronti di un magistrato, delle risultanze di alcune intercettazioni telefoniche effettuate nel corso di un procedimento penale che vedeva imputato un soggetto per un reato che consente l'utilizzo di questo strumento. I giudici di legittimità, in particolare, hanno respinto il ricorso presentato da un magistrato che aveva impugnato un'ordinanza della sezione disciplinare del Csm con cui era stato disposto il suo trasferimento d'ufficio in base alle intercettazioni effettuate in un procedimento penale a carico di un altro soggetto.