L’indennità di fine mandato del sindaco computata nell'imponibile Irap

Pubblicato il 16 aprile 2010

Al termine del proprio incarico elettorale, il sindaco riceve dal Comune un’indennità di fine mandato, calcolata sulla base dei compensi percepiti durante il periodo di carica e della durata del mandato stesso. L’indennità è qualificata ai fini dell’Irpef come indennità equivalente al TFR e viene assoggettata ad imposizione sulla base delle regole della tassazione separata.

Il comune istante si rivolge all’Amministrazione finanziaria per sapere se la buonuscita erogata al sindaco concorre alla determinazione della base imponibile Irap. E, in caso affermativo, se deve essere preso in considerazione l'importo lordo spettante al momento della cessazione del mandato o l'ammontare imponibile ai fini Irpef, determinato deducendo dall'indennità netta una somma pari a 309,87 euro per ogni anno di mandato.

Il comune sostiene che essendo la suddetta indennità equipollente al TFR, come nel caso dell’indennità di fine rapporto corrisposta ai lavoratori dipendenti, essa non andrebbe ad incrementare la base imponibile Irap.

Di diverso avviso è il parere dell’agenzia delle Entrate. Nella risoluzione n. 29/E/2010, infatti, si osserva che l’indennità corrisposta al sindaco, al termine del suo mandato, deve essere considerata come reddito assimilato a quello di lavoro dipendente ai sensi dell’articolo 50 del Tuir. E proprio per quanto detto specificatamente alla lettera g) del suddetto articolo, in esso devono essere ricomprese, tra l’altro, anche le indennità comunque denominate, percepite per le cariche elettive e per le funzioni previste dalla legge n. 816/1985, nonché gli assegni vitalizi percepiti in dipendenza della cessazione delle suddette cariche elettive e funzioni.

Pertanto, tra le suddette indennità deve essere ricompresa anche quella erogata al sindaco uscente che va, quindi, ad incrementare la base imponibile Irap. Non rileva il fatto che tale indennità presenti analogie con il TFR corrisposto ai lavoratori dipendenti. Inoltre, dato che la detta indennità è commisurata alla durata del mandato, essa richiama l’applicazione della norma contenuta nell’articolo 19, comma 2-bis del Tuir, secondo cui l'importo da tassare si determina sottraendo dall'indennità netta una somma pari ad euro 309,87 per ciascun anno preso a base di commisurazione, con esclusione dei periodi di anzianità convenzionale.

Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Servizi assistenziali Uneba - Ipotesi di accordo del 20/12/2024

10/01/2025

Ccnl Servizi assistenziali. Rinnovo

10/01/2025

Spese di assistenza interamente deducibili per il disabile grave

10/01/2025

Giornalisti parasubordinati, DasmOnline a regime dal 17 gennaio

10/01/2025

Lavoro agile o smart working

10/01/2025

Rateazione dei debiti per premi ed accessori non iscritti a ruolo

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy