Perchè venga realizzata la fattispecie del reato di peculato, ex art. 314 del Codice penale, non è richiesto che la “cosa” sottratta sia di proprietà dell'amministrazione pubblica. In secondo luogo il dipendente delle Poste italiane deve essere considerato incaricato di pubblico servizio in quanto l'attività svolta dall'ente poste relativa al risparmio postale, nonostante la privatizzazione, rimane di matrice pubblicistica.
Sono le due precisazioni fornite dalla Corte di cassazione, sezione sesta penale, con sentenza n. 33610 del 15 settembre 2010, che ha confermato la condanna di un impiegato delle poste per il reato di peculato avendo costui sottratto il denaro consegnatogli da un correntista invece di versarlo sul libretto postale di questo.
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