Con il provvedimento del Territorio 12 maggio 2006 – pubblicato sul supplemento straordinario alla “Gazzetta Ufficiale” 123 del 29 maggio – vengono integrati i quadri di tariffa d’estimo del Catasto dei fabbricati. Dal 1° gennaio, infatti, aumenterà l’Ici, ma anche le imposte dirette e indirette, per circa 900 Comuni di 33 province in 16 regioni. Nello specifico, fra gli enti locali interessati vi sono 9 capoluoghi di provincia. Con lo stesso provvedimento sono stati, inoltre, integrati i quadri di tariffa dei redditi dominicali e agrari del Catasto terreni di 11 Comuni della provincia di Cuneo. L’iniziativa del Territorio è diretta in primo luogo a dotare gli uffici dipendenti dei necessari strumenti operativi per attuare le disposizioni delle Finanziaria 2005 (articolo 1, commi 335 e 336), che prevedono la revisione parziale del classamento di talune microzone censuarie dei territori comunali, e anche delle unità immobiliari sottoposte a opere di straordinaria manutenzione, ristrutturazione e riqualificazione. Il provvedimento è successivo alla circolare 4/2006 della stessa Agenzia, in cui sono state impartite disposizioni per l’accatastamento delle nuove tipologie di unità immobiliari di tipo speciale (D) e particolare (E) (si veda l’Edicola di ieri, 30 maggio, e la precedente del 18 maggio 2006).
L’aggiornamento delle tariffe d’estimo prende le mosse, come anticipato, dal comma 335 della legge 311/2004, che autorizzava i Comuni a chiedere al Territorio di operare la revisione parziale del classamento in determinate microzone, qualora in esse fosse stato verificato che lo scostamento del rapporto tra il valore medio di mercato e il valore medio catastale fosse superiore o inferiore di almeno il 35% rispetto allo stesso rapporto misurato su tutto il territorio comunale. Nel comma 366, invece, si indica una nuova procedura di riordino: i Comuni individuano gli immobili dove sono stati eseguiti lavori importanti senza che sia stata fatta a suo tempo la denuncia in Catasto e, di conseguenza, variata in aumento la rendita.
In vista del primo incontro ufficiale che i Comuni avranno oggi pomeriggio con il nuovo Governo, gli amministratori di Regioni, Province, Comuni e Comunità montane fanno sapere che sono disposti a partecipare attivamente alla lotta all’evasione fiscale, come previsto dalla Finanziaria, anche se, però, in cambio richiedono maggiori certezze sulle risorse e sull’accesso a banche dati. Altro argomento di discussione sarà l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione sul federalismo fiscale, per il quale occorrerà comunque molto tempo, mentre urgente è la necessità di nuovi patti di stabilità interni tra Regioni, Province e Comuni che tengano conto delle risorse assegnate e della riduzione del tetto di spesa.
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