Libertà d’impresa: il CdM dice sì
Pubblicato il 10 febbraio 2011
È stato approvato, salvo intese, dal Consiglio dei ministri il disegno di legge costituzionale di riforma degli articoli 41, 97 e 118 della Costituzione. In particolare, il rinnovato articolo 41 della Costituzione recita: ”
Art. 41. - L'attività economica privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale, con gli altri principi fondamentali della Costituzione o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. L’iter che condurrà all’approvazione finale è lungo. Doppio voto delle Camere e maggioranza qualificata.
Anche il decreto legislativo per la riforma degli incentivi alle imprese incassa un primo sì dal CdM, tuttavia dovrà aspettare l'individuazione delle risorse e il confronto con le Regioni. Il Dlgs riduce le norme esistenti e racchiude gli incentivi in tre categorie: gli automatici per le Pmi, consistenti in buoni e voucher per investimenti di piccola entità (la soglia verrà stabilita da un decreto del ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Tesoro); i bandi per il finanziamento di programmi organici e complessi; le procedure negoziali per il finanziamento di grandi progetti d'investimento, ossia di almeno 20 milioni di euro.
Viene accantonato, invece, il disegno di legge sulla concorrenza e le liberalizzazioni.