Dal 27 luglio è stata notificata alla Commissione europea la decisione del Governo italiano di rinunciare ad avvalersi del regime transitorio in materia di libera circolazione dei lavoratori subordinati provenienti da Paesi neocomunitari. In questo modo è stata data piena applicazione al libero ingresso di tutti i cittadini neocomunitari al mercato del lavoro italiano, secondo il principio generale stabilito dall’articolo 1 del regolamento Cee 1612/68. Ciò è quanto si legge, tra l’altro, nella circolare n. 21/2006 di ieri del ministero del Lavoro. La novità, deliberata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 21 luglio, arresta il decorso della proroga di tre anni decisa dal vecchio Governo e ufficializzata dal ministero del Lavoro con la circolare n. 15/2006. Proroga che, partita il 1° maggio 2006, si sarebbe altrimenti conclusa il 30 aprile 2006. La rinuncia al regime transitorio determina la cessazione immediata (dal 27 luglio 2006) delle procedure di richiesta di nullaosta al lavoro per l’assunzione di lavoratori neocomunitari. Dunque, l’instaurazione del rapporto di lavoro potrà avvenire senza ulteriori vincoli e condizioni rispetto agli ordinari adempimenti dovuti per i lavoratori italiani.
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