Per il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, anche se la legge di Bilancio in discussione in Parlamento affronta importanti temi per la crescita del Paese, servono ulteriori strumenti a favore dei liberi professionisti.
La legge in questione dovrebbe prendere in considerazione gli incentivi, il welfare e l’equo compenso ed occorrerebbe individuare un meccanismo che estenda automaticamente ai liberi professionisti ed ai lavoratori autonomi gli incentivi e le agevolazioni previsti per le PMI, a partire dall'iperammortamento.
Per quanto concerne il welfare, Confprofessioni ha proposto – durante l’audizione svoltasi il 6 novembre 2017 presso la V Commissione permanente del Senato - la deducibilità dei contributi versati da professionisti e lavoratori autonomi agli enti che erogano servizi di assistenza sanitaria, previsti da contratti collettivi e da altre forme mutualistiche.
Infine, è stato chiesto maggior coraggio alle forze politiche per affrontare entro il termine della legislatura il problema più grave e più significativo per i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi, ovvero l’equo compenso delle prestazioni professionali e degli incarichi svolti a favore della Pubblica Amministrazione.
A tal proposito, si rammenta che il Consiglio di Stato, Sez. V, con la recente sentenza n. 4614 del 3 ottobre 2017, si è pronunciato a favore della possibilità per la Pubblica Amministrazione di procedere all'interno di un bando di gara al conferimento di incarichi professionali a titolo gratuito.
Per il CdS, infatti, non vi è estraneità sostanziale alla logica concorrenziale che presidia il Codice degli appalti pubblici quando si bandisce una gara in cui l’utilità economica del potenziale contraente non è finanziaria ma è insita tutta nel fatto stesso di poter eseguire la prestazione contrattuale.
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