Sono 91 gli articoli della bozza del disegno di legge di Bilancio 2024.
Accantonata l’ipotesi di una riforma delle pensioni in Manovra, il Governo riapre il capitolo pensioni prorogando alcune misure previdenziali già note, come APE sociale e Opzione donna, ma prevedendo requisiti di accesso più stringenti.
La bozza del disegno di legge di Bilancio 2024 (il testo integrale è disponibile qui) rinnova inoltre, per il 2024, la possibilità di accedere alla pensione anticipata flessibile con Quota 104.
Vediamo nel dettaglio come cambia l’accesso all’APE sociale e a Opzione donna.
L’APE sociale è una indennità sperimentale, a carico dello Stato ed erogata dall'INPS, a domanda, fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all'età per pensione di vecchiaia.
Attualmente l'indennità spetta ai soggetti in possesso delle condizioni indicate dalla legge (disoccupati, caregivers, invalidi gravi e addetti a professioni gravose), che presentano, al momento della domanda di accesso, i seguenti requisiti:
La bozza del disegno di legge di Bilancio 2024 proroga fino al 31 dicembre 2024 la possibilità di accesso all’APE sociale, elevando il requisito anagrafico a 63 anni e 5 mesi.
Stretta anche sulla compatilità con i redditi da lavoro, dipendente o autonomo, redditi che non saranno più cumulabili con l’APE sociale, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale e nel limite di 5.000 euro lordi annui.
NOTA BENE: Attualmente l’indennità è compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata se i redditi non superano 8.000 euro lordi annui e 4.800 euro lordi annui in caso di svolgimento di attività di lavoro autonomo.
Confermata, per il 2024, anche Opzione donna, l’accesso anticipato alla pensione per le lavoratrici, calcolata secondo le regole del sistema contributivo.
Si prevede che il diritto al trattamento pensionistico Opzione donna sia riconosciuto alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2023 abbiano maturato un'anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un'età anagrafica minima elevata a 61 anni, ridotta di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di due anni.
NOTA BENE: Attualmente possono accedere alla pensione anticipata Opzione donna le lavoratrici che, entro il 31 dicembre 2022, hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 60 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni, e che si trovano in una delle condizioni previste dalla legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 292, Legge 29 dicembre 2022, n. 197).
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