Legali, par condicio

Pubblicato il 25 settembre 2008
Nella liquidazione del compenso di un avvocato d'ufficio il giudice, tenendo conto dell'impegno professionale del difensore, è vincolato solo al tetto massimo indicato dalle tabelle professionali, non dovendo necessariamente conferire allo stesso un compenso parametrato al minimo tabellare. Il legale d'ufficio deve essere retribuito alla stregua del libero professionista. E' quanto affermato dalla Cassazione nella sentenza n. 36313 del 22 settembre 2008, decisione con la quale è stato respinto il ricorso della procura di Palermo contro la liquidazione di un compenso, giudicato troppo alto, che era stato riconosciuto ad un avvocato d'ufficio.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Comunicazione carta e grafica pmi - Ipotesi di accordo dell'8/4/2025

11/04/2025

Comunicazione carta e grafica pmi. Rinnovo Ccnl

11/04/2025

Fringe benefit veicoli aziendali e tracciabilità spese trasferte: cosa cambia dal 2025

11/04/2025

Cassazione: presidente CdA non è sempre responsabile

11/04/2025

Contratti di Sviluppo 2025: apertura sportello per investimenti green al Sud

11/04/2025

Requisiti per deducibilità della previdenza complementare

11/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy