Con decisione Cadbury-Schweppes del 12 settembre scorso, di giustizia delle Comunità europee ha affermato che la libertà di stabilimento di una società prevale sulle regole fiscali che scoraggiano le imprese ad avvalersi del regime di esterovestizione più vantaggioso. Pertanto, se un soggetto residente di uno Stato membro costituisce in un altro Stato membro una società al fine di beneficiare di un più vantaggioso sistema fiscale, lo Stato d’origine non può utilizzare misure fiscali restrittive per ostacolare tale scelta, a meno che la nuova società sia un mero “veicolo”, privo di sostanza economica.
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