L'avvocato che sbaglia restituisce il compenso
Pubblicato il 11 novembre 2013
Con sentenza depositata il 16 ottobre 2013, la
n. 23427, la Corte di cassazione ha rigettato il ricorso presentato da un avvocato contro la decisione con cui lo stesso era stato condannato a restituire la somma percepita in pagamento di prestazioni professionali per essere incorso in responsabilità professionale nei confronti di un cliente e non aver conteggiato un acconto ricevuto da parte di quest'ultimo.
Oltre alla mancata considerazione dell'acconto, il legale era stato censurato per essere caduto in errore nell'individuazione dell'impresa designata dal fondo di garanzia per le vittime della strada e nei confronti della quale occorreva proporre domanda giudiziale.
La decisione di merito è stata confermata dalla Suprema corte la quale ha rilevato che motivazione resa era congrua e sufficiente a giustificare la decisione. A nulla, pertanto, sono valse le argomentazioni difensive dell'avvocato.