Firmato il Decreto Ministeriale, concertato con i Comuni, che definisce l'attivazione dei lavori di pubblica utilità (LPU) che i beneficiari di Reddito di Cittadinanza dovranno effettuare presso il Comune di residenza. Grazie a tale atto i Comuni interessati avranno la possibilità di avviare la progettazione e definire le attività che i percettori del beneficio economico andranno a svolgere.
Ne dà notizia il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il comunicato stampa del 22 ottobre 2019. “È un atto importante nel percorso di costruzione di un moderno sistema di welfare state che rinsalda il patto tra Stato e cittadino". Così il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, commenta la firma del Decreto PUC (Progetti Utili alla Comunità).
Il Comune è il titolare dei progetti utili alla comunità e può avvalersi della collaborazione di enti del terzo settore o di altri enti pubblici. I PUC possono essere svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, contribuendo alla costruzione di una comunità migliore.
A tal proposito, il D.L. n. 4/2019 (cd. “Decretone”, convertito con modificazioni in L. n. 26/2019) prevede che i beneficiari del RdC dovranno mettere a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività svolte e comunque non superiore a otto ore settimanali.
Il decreto delinea i confini delle attività che possono essere realizzate. In particolare, i percettori di RdC non possono:
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