Con messaggio n. 3690 dell’8 ottobre 2018, l’INPS si è occupato del notevole incremento di richieste di iscrizione negli elenchi nominativi dei coltivatori diretti, dei coloni e mezzadri e degli imprenditori agricoli professionali per periodi pregressi.
A tal proposito, l’Istituto ha rammentato che il termine per richiedere l’iscrizione è di 90 giorni dall’inizio dell’attività agricola autonoma per cui, qualora alle sedi territoriali pervengano richieste di iscrizione con effetto retroattivo oltre i 90 giorni previsti, occorrerà effettuare un’istruttoria particolarmente accurata, prendendo in considerazione tutti gli aspetti della nuova azienda da iscrivere e richiedendo alla stessa di fornire ogni documentazione utile a rilevare l’effettiva data di inizio dell’attività.
Inoltre, viene rammentato che anche nell’ipotesi di richieste alle sedi di cancellazione del nucleo e/o di uno o più soggetti per periodi pregressi la normativa vigente richiede di rispettare lo stesso termine dei 90 giorni e, anche in questo caso, c’è un apposito iter che va seguito.
Il fine di quanto sopra è contrastare il fenomeno dell’instaurazione di posizioni contributive fittizie finalizzate alla percezione di prestazioni previdenziali o alla fruizione indebita degli sgravi contributivi previsti dalla normativa vigente.
Quindi, in definitiva, le sedi INPS dovranno supportare il provvedimento di accoglimento con atti di data certa e prove inequivocabili, sia in caso di istanze di iscrizione che in caso di richieste di cancellazione oltre il termine previsto per legge.
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