Il ministero dell’Economia, lunedì scorso, ha inviato al Consiglio di Stato, in risposta ad alcuni quesiti posti dai giudici amministrativi su due articoli dello schema di regolamento che corregge il Dm 141/06 ed estende a tributaristi e Caf gli obblighi antiriciclaggio, la proposta di modificare la definizione di “libero professionista” togliendo ogni riferimento all’iscrizione (collegi, ordini, Albi ed elenchi). Mentre i tributaristi Int e Lapet definiscono la soluzione positiva, dottori commercialisti e ragionieri si dicono contrari. Inoltre, il Ministero ha circoscritto l’esclusione alla “attività di rielaborazione contabile che riguardi la redazione delle dichiarazioni fiscali, in assenza di una vera consulenza che dia indicazioni al cliente su un reale impiego di beni”.
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