L’ANCI ottiene dall’INPS chiarimenti per il bonus asili nido

Pubblicato il 03 agosto 2017

L’ANCI, in data 13 luglio 2017, ha chiesto chiarimenti all’INPS in merito alla circolare n. 88/2017 relativa al c.d. bonus asili nido a seguito di problematiche messe in evidenza da alcuni Comuni.

Più nello specifico - posto che il fondo a disposizione è stanziato fino ad esaurimento e che le domande per usufruirne potevano essere inviate a partire dal 17 luglio 2017 allegando la ricevuta di un pagamento della retta – l’ANCI ha evidenziato che così come formulata la circolare, i genitori con un bimbo al primo anno di nido possono presentare domanda solo al momento del primo pagamento della retta, che, in alcuni casi, si verifica con l’emissione del primo bollettino ad ottobre/novembre.

Per il segretario ANCI quanto sopra svantaggerebbe, per l’appunto, i bambini iscritti al primo anno di nido che non potrebbero presentare domanda dal 17 luglio, col rischio di esaurimento del fondo prima ancora che si possa presentare la domanda.

L’INPS ha quindi risposto che, proprio per evitare disparità di trattamento tra gli utenti, «sia le istruzioni tecniche dell’applicativo per la gestione della domanda, che la scheda informativa divulgata con largo anticipo all’utenza, contengono la precisazione che, nei casi in cui gli asili nido pubblici prevedano il pagamento posticipato delle rette rispetto all’inizio della frequenza, è sufficiente l’avvenuto inserimento del minore in posizione utile in graduatoria».

In tal caso basta allegare alla domanda idonea documentazione che dimostri sia il posizionamento in graduatoria del bambino che l’accettazione, dalla quale scaturisce l’obbligo del pagamento di almeno una rata.

Analogo trattamento è riservato per i bambini già frequentanti gli asili nido pubblici, nel caso in cui i bollettini di pagamento vengano emessi oltre il termine del 31dicembre di ogni anno: anche in tal caso le ricevute potranno essere allegate dal genitore richiedente successivamente a tale data e, comunque, non oltre il 1° aprile dell’anno successivo.

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