L'Alleanza professionisti per l'Italia, 11 punti per modernizzare

Pubblicato il 22 febbraio 2018

L'Alleanza professionisti per l'Italia - Cup, Rpt (Rete delle professioni tecniche), Adepp e Cna professioni – ha inviato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un manifesto in 11 punti con le loro proposte tecniche elaborate per rilanciare il Paese.

“Idee per la modernizzazione del Paese”

Tra le richieste, la certezza dei tempi della giustizia, precondizione necessaria per poter parlare di attrazione di investimenti.

Si chiede, in tal senso:

Urgono la semplificazione burocratica e servizi pubblici più efficienti, anche “riaffermando la sussidiarietà degli ordini professionali, con la devoluzione di una serie di competenze ai professionisti”.

Ad esempio si dovrebbero attribuire alle professioni legali e al Notariato le “attività amministrative attualmente in capo al giudice, la verifica ai consulenti del lavoro della 'compliance giuslavoristica negli appalti pubblici' e 'i controlli delle categorie tecniche su opere e servizi di pubblica utilità”.

Sulla normativa antiriciclaggio si chiede di prevedere una premialità per l'adozione della fatturazione elettronica.

Anche la formazione continua, che deve diventare una reale opportunità per lavoratori e professionisti, è al centro dell'attenzione dell'Alleanza: quando ci si accosta alla formazione continua lo scenario è così ampio che si corre il rischio di perdersi tra le innumerevoli possibilità offerte.

La richiesta è che nell’erogazione della formazione continua occorre prevedere il coinvolgimento degli stakeholders nella fase di progettazione e valutazione dei risultati. L’incen­tivazione del sistema di certificazione delle competenze deve avvenire in un’ottica di trasparenza e di valorizzazione dei percorsi formativi fruiti. Le stesse risorse pubbliche destinate alla formazione continua devono essere maggiormente accessibili, in particolare agli Ordini professionali, deputati alla formazione dei propri iscritti.

Infine, è essenziale secondo i professionisti, che gli Ordini mantengano lo status giuridico di “enti pubblici”, che non gravino sul bilancio dello stato, e che si pensi ad una riorganizzazione del sistema ordinistico con strutture integrate che conducano alla individuazione di un soggetto unitario di rappresentanza.

Gli 11 punti

1 - Garantire la salute ed il benessere dei cittadini

2 - Una giustizia lenta è un’ingiustizia

3 - Più servizi pubblici di qualità: la sussidiarietà per rendere efficiente la Pubblica Amministrazione

4 - Allargare la base occupazionale, incentivare il lavoro, rafforzare i sistemi di previdenza per i lavoratori

5 - Un nuovo ciclo degli investimenti per una crescita equa, inclusiva e sostenibile

6 - Attuare la rivoluzione digitale per il Paese

7 - Una formazione di qualità

8 - Valorizzare e tutelare il patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale per nuovi percorsi di crescita

9 - Rigenerare le città, curare le periferie urbane, valorizzare e tutelare il patrimonio edilizio per una migliore qualità della vita

10 - Gestione del rischio, gestione della sicurezza, tutela della salute

11 - Modernizzare la rappresentanza degli interessi, rendere più efficiente ed efficace il ruolo degli Ordini professionali

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