La società di revisione non risponde per gli illeciti dei dipendenti ex Decreto 231

Pubblicato il 25 giugno 2011 Le Sezioni unite penali di Cassazione, con una sentenza di cui si conosce, per ora, la sola informazione provvisoria mentre si rimane in attesa del deposito delle motivazioni, hanno escluso che le società di revisione contabili possano essere ritenute responsabili ex Decreto 231/2001 per gli illeciti commessi dai propri dipendenti.

La questione era stata rinviata dalla Quinta sezione al massimo consesso di legittimità lo scorso marzo 2011 e discendeva dall'abolizione della fattispecie di responsabilità dell'ente da falso in revisione, compresa la revisione delle società quotate; in dubbio, in particolare, se tale abolizione comportasse “il venire meno di una ipotesi di responsabilità per fatti assai gravi, mentre fatti molto meno gravi, come la ipotesi di impedito controllo realizzata in una società non quotata ai danni di un singolo socio (art. 2625 c.c. ancor oggi richiamato dal D.Lgs. n. 231 del 2001, art. 25 ter, lett. h) è rimasta in vigore”.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Start-up e PMI innovative: nuovo codice tributo per tax credit sugli investimenti

29/04/2025

Confisca edilizia: l’ipoteca del creditore estraneo non si estingue

29/04/2025

Ultimi giorni per presentare la Dichiarazione IVA 2025

29/04/2025

Molestie in azienda: formazione dei datori di lavoro e dirigenti

29/04/2025

Avvocati: la proposta di riforma dell’ordinamento forense

29/04/2025

Memorandum: scadenze lavoro dal 1° al 15 maggio 2025 (con Podcast)

29/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy