Il testo unificato per la riforma delle professioni, che sarà presentato a fine estate in sostituzione del Ddl Mastella, prevede la riduzione da 12 mesi della delega al Governo, abolisce la delega in bianco all’Esecutivo sulla riduzione degli Ordini esistenti vietandone l’istituzione di nuovi ed incentiva l’unificazione delle categorie affini in famiglie professionali. Previsto un tetto massimo del 10% del valore complessivo della causa al compenso dovuto ad un patto di quota lite; per tutte le professioni, ad eccezione degli avvocati, si considera una presenza di capitale con socio terzo, non eccedente il 20%, ma il vincolo non interesserà Spa sanitarie e società di ingegneria. Rimane, invece, inalterato il sistema duale anche se attraverso un regime transitorio, l’iscrizione alle associazioni sarà vincolata al possesso della laurea almeno triennale.
Saranno reintrodotti, inoltre, i minimi tariffari per i bandi sulla progettazione delle opere pubbliche in applicazione del Testo unico sugli appalti.
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