La Pex “paga” il doppio regime

Pubblicato il 26 ottobre 2006

Per ottenere la razionalizzazione del sistema basato sulla partecipation exemption (“Pex”) occorrerebbe passare per l’eliminazione del “doppio regime di circolazione”, estendendo l’esenzione ad ogni partecipazione societaria, a prescindere dalla collocazione in bilancio e dal periodo di possesso. In tal modo, spiega Stevanato, si eliminerebbero in radice gli arbitraggi, quindi la possibilità di realizzare plusvalenze in esenzione e minusvalenze deducibili. Diversamente, la permanenza di un comparto di partecipazioni che non hanno i requisiti per l’esenzione renderebbe il sistema vulnerabile e lo esporrebbe proprio agli arbitraggi, giacché i contribuenti, a seconda dell’andamento dei titoli, proveranno, logicamente, ad indirizzarsi verso il regime di esenzione o quello di piena rilevanza fiscale.

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