La normativa italiana sulle adozioni viola il diritto alla vita familiare
Pubblicato il 08 ottobre 2012
La Corte europea dei diritti dell'uomo, con la sentenza del 25 settembre 2012 pronunciata con riferimento al ricorso n.
33783/09, ha dichiarato contraria alla Convenzione Cedu la normativa italiana sull'adozione e sull'affidamento dei minori che impedisce a chi è stato abbandonato alla nascita di conoscere le circostanze in cui la nascita stessa è avvenuta, nonché l'identità della madre naturale.
Secondo i giudici di Strasburgo, la previsione di un meccanismo automatico che, come quello italiano, ostacola in modo assoluto il diritto ad avere idonee informazioni, violerebbe il diritto alla vita familiare e personale del neonato abbandonato.