La legge di stabilità trova le risorse per gli esodati. Giù l'Irap dal 2014 e più detrazioni per i figli

Pubblicato il 13 novembre 2012 E' frutto di un emendamento presentato dai relatori della legge di stabilità 2013, Renato Brunetta e Pier Paolo Baretta, ed approvato dalla commissione bilancio della Camera, la soluzione della copertura degli ulteriori c.d. “esodati”.

I fondi necessari per far fronte al pensionamento degli ex lavoratori, rimasti senza entrate a causa della riforma delle pensioni targata Fornero, proverranno da risparmi sugli stanziamenti esistenti e, se tali misure si riveleranno insufficienti, da una clausola di salvaguardia che blocca le indicizzazioni, dal 2014, delle super-pensioni, cioè quelle superiori a sei volte il minimo.

Sempre sul fronte esodati, viene ampliato il novero dei soggetti che beneficiano della copertura per comprendervi: i lavoratori cessati entro il 30 settembre 2012 e posti in mobilità, ordinaria o in deroga; quelli che hanno terminato il rapporto di lavoro entro il 30 giugno 2012, in base ad accordi privati o ad accordi collettivi firmati entro il 31/12/2011; i lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei versamenti contributivi entro il 4 dicembre 2011 e che avevano accettato un lavoro a tempo determinato (con retribuzione non superiore a 7.500 euro); i lavoratori posti in mobilità entro il 4 dicembre 2011 e autorizzati alla prosecuzione volontaria dei versamenti contributivi al termine dell'ammortizzatore sociale.

In tema di delega fiscale, lo scenario cambia notevolmente rispetto al testo presentato del governo Monti. Spariscono: il taglio di un punto percentuale delle aliquote Irpef sui primi due scaglioni di reddito, tetti e franchigie su deduzioni e detrazioni, l'aumento per l'Iva al 10% (rimane, però, quello dal 21 al 22%). Le pensioni di guerra ritornano esenti dall’Irpef. Sarà effettuato nel 2014 l’aumento dell’Iva, dal 4% al 10%, per le cooperative sociali.

Novità riguardano:
- l'aumento delle detrazioni per i figli a carico (da 800 a 900 euro, e per i figli sotto i 3 anni da 900 a 1.080);
- per le imprese, la riduzione dell'Irap, nel 2014, da 1,2 miliardi con l'aumento delle deduzioni forfettarie per le assunzioni a tempo indeterminato da 4.600 a 7.500 euro (al Sud da 9.200 a 15.000 euro) e dei giovani da 10.600 a 13.500 euro (da 15.200 a 21.000 euro al Sud);
- il differimento dell'imposta sugli immobili e le attività finanziarie detenute all'estero, stabilendo che i versamenti effettuati nel 2012 e relativi al 2011 saranno valutati come acconti per il 2012.

Dal 2013 verrà istituito un fondo per la riduzione delle tasse le cui risorse arriveranno dalle maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione, dal calo dei fondi per il servizio al debito e dalla riduzione degli sconti fiscali.

Via libera anche per il Fondo da 900 milioni: 300 vengono stanziati per le politiche sociali, 200 per i non autosufficienti (anche malati di SLA) , 35 per L'Aquila, 50 per borse di studio statali, 40 per le calamità naturali.

La manovra passerà giovedì nell'aula di Montecitorio, dove il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, terrà il suo discorso conclusivo. E' quasi sicuro il voto di fiducia.
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