La definizione dell'acquirente non vincola il venditore
Pubblicato il 22 aprile 2013
Quand’anche l’acquirente di un’azienda definisse con il Fisco un accertamento ai fini dell’imposta di registro, da ciò non potrebbe prospettarsi una sopravvenuta carenza di interesse del venditore (nella specie, la contribuente che ha ceduto l’azienda). Non vi è, dunque, alcun vincolo automatico col maggior valore concordato tra l’Amministrazione finanziaria e l’acquirente. Pertanto, il venditore ha piena autonomia, se interessato, a promuovere l’impugnazione, in giudizio, della plusvalenza fissata dall’Ufficio fiscale.
La sentenza
20/01/13 della Commissione tributaria provinciale di Lecco accoglie, così, il ricorso presentato da una società venditrice avverso l'avviso con il quale il Fisco accertava, aumentandolo, il valore di cessione dell'azienda.