La Corte conti guarda alla natura del danno
Pubblicato il 21 ottobre 2008
La Corte dei conti, sezione giurisdizionale della Lombardia, con ordinanza n. 187 del 1° settembre 2008, ha precisato che, nell'individuazione dell'ambito di competenza della magistratura contabile, occorre fare riferimento non alla qualità del soggetto che agisce ma alla natura del danno e agli scopi perseguiti. Nella vicenda esaminata, la Corte si è quindi ritenuta competente a procedere nei confronti di una società che non aveva versato il prelievo supplementare previsto per il superamento delle quote latte, con un danno erariale di oltre 15 milioni di euro. I giudici lombardi hanno spiegato che qualora un privato, per sue scelte, incida negativamente sul programma imposto dalla p.a., alla cui realizzazione deve partecipare, e l'incidenza abbia determinato uno sviamento delle finalità perseguite, egli realizza un danno all'ente pubblico per il quale deve rispondere davanti alla magistratura contabile.