La Commissione Finanze della Camera alle prese con gli emendamenti alla delega fiscale
Pubblicato il 04 ottobre 2012
Significativi sono i punti fissati dagli emendamenti sulla delega per la riforma fiscale approvati dalla Commissione Finanze della Camera.
Il nuovo Catasto non dovrà produrre aggravi d'imposta per i contribuenti, pertanto con le nuove rendite catastali dovrà essere mantenuta l'invarianza del gettito Imu e dell'imposta di trascrizione.
Per gli immobili di interesse storico e artistico si dovrà tenere conto degli oneri di manutenzione a carico dei proprietari e dei vincoli legislativi alla disponibilità dei beni. È di rilievo un emendamento che prevede che i proprietari degli immobili possano chiedere all'agenzia del Territorio una rettifica dei nuovi valori. Istanza che dovrà ottenere risposta dall’Ufficio entro 60 giorni dalla presentazione e con possibilità, a contraddittorio preventivo non andato a buon fine, da parte del richiedente di proporre ricorso in Commissione tributaria.
Altro emendamento incassato dalla delega fiscale è quello che stabilisce, nel rispetto dello Statuto del contribuente, la non retroattività delle nuove regole. Fissato anche il coordinamento con la disciplina del federalismo fiscale ex lege n.
42/2009.
Intanto, le misure sull’Imu non si fermano agli emendamenti approvati: il relatore al ddl delega, Alberto Fluvi, si dice pronto a prevedere la considerazione delle situazioni svantaggiate, fermo restando che le rendite non possono differenziarsi da contribuente a contribuente. Su suggerimento del Pdl si proverebbe a introdurre una sorta di progressività del prelievo non toccando le nuove aliquote ma le detrazioni, aumentando quelle per le famiglie meno agiate, i pensionati e chi è in difficoltà con il mutuo.
Attendono il parere della Commissione la riforma delle sanzioni e la codificazione dell'abuso del diritto. In merito, tema di diatriba è la rilevanza penale o meno dell'elusione fiscale. La Commissione tributaria del Consiglio nazionale forense sul punto si schiera per l'irrilevanza penale dei comportamenti elusivi comunque conformi alle norme e per l'applicazione delle sanzioni solo al passaggio in giudicato della sentenza che abbia accertato l'abuso del diritto.
In audizione alla Camera un ottimo suggerimento, che sicuramente verrà considerato, è venuto dal Comandante generale della Guardia di Finanza, Saverio Capolupo, sulla possibilità di introdurre un interpello preventivo facoltativo.