L’ex marito che ha fatto carriera politica è tenuto a versare l'assegno di divorzio alla ex moglie pur se questa svolge attività libero professionale percependo alti compensi. L’affermazione arriva dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 4079 del 22 febbraio 2010, ha respinto il ricorso di un alto uomo politico che riteneva di non dover versare l’assegno di divorzio all’ex moglie in quanto all’epoca della separazione i loro stipendi erano di uguale entità.
Ma la Corte non ha condiviso tale affermazione per il fatto che la carriera politica dell’ex marito era iniziata durante il matrimonio e la moglie aveva la legittima aspettativa di migliorare, nel corso degli anni, il tenore di vita. Il principio sostenuto dai giudici è quello per cui l’assegno di divorzio deve essere commisurato al tenore di vita tenuto durante il matrimonio e che sarebbe comunque proseguito qualora non fosse avvenuta la separazione, compresa l’aspettativa di un miglioramento delle condizioni di vita.
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