Con comunicato del 20 gennaio 2025, la Corte costituzionale ha reso noto di aver deliberato, nella riunione in camera di consiglio tenuta in pari data, l'ammissibilità di cinque quesiti referendari.
Le richieste di referendum abrogativo ammesse hanno ad oggetto i seguenti i temi:
Secondo la Consulta, le richieste referendarie in esame rispettano i limiti previsti dall'ordinamento costituzionale per l'accesso all'istituto referendario.
Il deposito delle relative sentenze è previsto nei prossimi giorni.
Diverso l'esito del quesito su autonomia differenziata.
La Corte Costituzionale, con altro comunicato del 20 gennaio 2025, ha invece informato di aver dichiarato inammissibile il referendum abrogativo sulla Legge n. 86/2024, riguardante l'attuazione dell'autonomia differenziata per le Regioni a statuto ordinario (art. 116, terzo comma, Costituzione).
Sulla Legge n. 86/2024 - si rammenta - la Consulta si è già pronunciata rispetto ad alcuni quesiti di costituzionalità ad essa sottoposti.
Con la sentenza n. 192/2024, nel dettaglio, la Corte ha dichiarato non fondata la questione di costituzionalità relativa all'intera normativa. Tuttavia, ha ritenuto illegittime alcune disposizioni specifiche contenute nel medesimo testo legislativo. Tali disposizioni sono state giudicate non conformi ai principi costituzionali, in particolare all'unità della Repubblica e al principio di sussidiarietà.
Ora, la decisione di inammissibilità del referendum abrogativo è così motivata:
Si rimane in attesa del deposito della sentenza.
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