S’aggravano le conseguenze della sentenza con cui di Giustizia delle Comunità europee ha dichiarato illegittima la disciplina italiana sull’indetraibilità dell’Iva per le autovetture utilizzate da imprese e professionisti. Sebbene sia rientrato l’allarme del mancato raggiungimento della maggioranza in Senato per il riconoscimento dei requisiti di necessità e urgenza del dl 258 varato dal Governo (il decreto è passato), l’onere dei rimborsi Iva sulle auto potrebbe raggiungere un punto di Pil: 15 miliardi (o addirittura 17). Che si sommano al disavanzo 2006, portandolo a oltre il 4,5% del Pil, e mettendo a rischio, nel 2007, la timida discesa del debito pubblico previsto in rapporto al Prodotto interno lordo.
Altra giornata decisiva per l’Italia, in campo internazionale, sarà il 3 ottobre, data in cui si conoscerà il futuro dell’Irap e, di conseguenza, il destino di una significativa fonte di entrate per l’Erario. Si rafforzano le aspettative di un’assoluzione dell’imposta, accusata di essere intrinsecamente uguale all’Iva, quindi illegittima.
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