La commissione Bilancio della Camera ha approvato l'atteso emendamento sugli Isa.
L'introduzione dei nuovi indici di affidabilità fiscale, al posto degli studi di settore, sarà graduale e la valutazione del contribuente da parte del Fisco, l'“incentivazione” alla compliance, prevede un punteggio da 1 a 10.
Rimborsi o compensazioni più semplici e riduzione dei tempi dei controlli.
Il sistema prevede l’esonero da alcuni adempimenti e l’esclusione dagli accertamenti sulle presunzioni semplici.
Tra i vantaggi, per le partite Iva più virtuose ci sarà anche la riduzione dei tempi di accertamento parametrata al grado di fedeltà fiscale.
Altri benefici:
Il regime premiale è precluso nei casi di reati tributari.
A chi omette la comunicazione di dati o invia informazioni inesatte o incomplete, l’Agenzia invierà un alert, prima di una possibile contestazione, che darà la possibilità al contribuente di correggere gli errori commessi o a comunicare i dati.
L’amministrazione finanziaria potrà procedere all’accertamento induttivo dei redditi, dell’Irap e dell’Iva in caso di mancata comunicazione delle informazioni dovute.
Tra i dati utilizzati per l'elaborazione degli Isa, oltre a quelli delle dichiarazioni fiscali e dell’Anagrafe tributaria, saranno utilizzati anche quelli dell’Inps.
L'emendamento stabilisce che inderogabilmente il 31 dicembre di ogni anno, con possibili correttivi entro febbraio, un provvedimento dell’agenzia delle Entrate indicherà le attività economiche per le quali devono essere realizzati gli indici e quelli da sottoporre a revisione.
Per il periodo d’imposta 2017, dichiarazione 2018, il provvedimento dovrà essere emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione della manovra correttiva (Dl 50/2017).
Infine, non è prevista nessuna distinzione tra cassa e competenza: gli obblighi dichiarativi per i soggetti cui si applicano gli indici, gli studi di settore e i parametri (nel periodo transitorio) saranno svincolati dalle modalità utilizzate per determinare il reddito.
E' stato approvato anche l'emendamento che estende la rottamazione delle liti pendenti ai tributi locali.
Comuni, province e regioni entro il 31 agosto 2017 dovranno deliberare l’attuazione del meccanismo. Potranno essere rottamate anche le liti nel caso in cui il ricorso sia stato notificato alla controparte entro la data di entrata in vigore della manovra correttiva (24 aprile 2017), non più al 31 dicembre 2016.
Intanto, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenendo alla presentazione del Terzo rapporto annuale sulle professioni non ordinistiche dell’Osservatorio nazionale sulle professioni della Cna, ha detto che “c’è spazio per lavorare sul tema dell’equo compenso” per le prestazioni professionali ordinistiche o meno.
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