Isa. Commercialisti in conferenza stampa, il tavolo tecnico non ferma lo sciopero

Pubblicato il 24 settembre 2019

La conferenza stampa congiunta presso la Camera dei Deputati non ferma lo sciopero, ma le sigle dei commercialisti ottengono l’appoggio del Vicepresidente della VI Commissione Finanze alla Camera.

In un comunicato Aidc ed in uno congiunto delle sigle, datati entrambi 23 settembre 2019, il resoconto: le sigle sindacali hanno chiesto la disapplicazione degli Isa per l’anno di imposta 2018, maggior rispetto dello Statuto dei diritti del contribuente e una concreta semplificazione degli adempimenti fiscali, nonché una consultazione preventiva nella formulazione di norme in materia di competenza della categoria, per valutare l’impatto che possono avere nei confronti dei contribuenti.

Non sopportiamo più la violazione dello Statuto dei diritti del contribuente. Oggi vengono costantemente violate norme che regolano il rapporto tra Stato e cittadini. Lo Stato si pone in posizione preordinata e cancella di fatto i diritti dei cittadini. Si tratta invece di rispettare il contribuente, rappresentato dai dottori commercialisti. Una norma ordinaria non può abrogare i diritti del contribuente: non è più possibile navigare in acque così incerte nel diritto tributario. Vi è ad esempio la legge Bassanini sulla Pubblica Amministrazione, che sancisce che la PA non possa chiedere due volte al contribuente lo stesso documento, ma noi vediamo che questa richiesta viene reiterata continuamente”, così Andrea Ferrari, Presidente dell’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (Aidc).

E ancora, il Presidente Ungdcec, Daniele Virgillito, intervenuto all’incontro puntualizza: “Non chiediamo di tornare indietro agli studi di settore, chiediamo l’annullamento o la disapplicazione degli Isa per il 2018. Lo strumento statistico è complesso e va affinato, in quanto non ha quella affidabilità che dovrebbe avere. Gli Isa sono inaffidabili anche a detta dell’AdE, a ennesima riprova di come lo strumento sia stato adottato in maniera prematura violando lo Statuto dei diritti del contribuente, in cui si impone un certo lasso di tempo tra l’introduzione di un adempimento e l’esecuzione dell’adempimento stesso. I diritti ancora una volta sono passati in secondo piano”.

Isa. Commercialisti: provvedimento d’urgenza e dialogo con l’Agenzia

Stigmatizzando la manifesta e continua sordità del Ministero dell’Economia e Finanze alle tematiche di civiltà tributaria che i sindacati dei commercialisti pongono alla base della loro protesta, Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic, Unagraco, Ungdcec ed Unico reclamano, con il comunicato stampa, un provvedimento d’urgenza e un dialogo con l’Agenzia delle Entrate.

L’astensione, che è stata definita dagli interlocutori atto di ‘disobbedienza civile’, non si fermerà per l’annuncio di un tavolo tecnico.  I commercialisti si riferiscono alla risposta data, a margine di un convegno, dal Viceministro Antonio Misiani: “Siamo impossibilitati ad assumere decisioni che impattano sulla finanza pubblica. Se troviamo insieme dei percorsi che non hanno un impatto in termini di finanza pubblica siamo disponibili a sederci intorno a un tavolo e a ragionare”.

Nell’atto di accusa alla politica, le sigle riunite ribadiscono: “Chiediamo che le Istituzioni percepiscano e comprendano il disagio nostro e dei contribuenti che rappresentiamo e che il Ministro Gualtieri avvii una seria concertazione: le nostre competenze sono al servizio del sistema Paese”.

"Il Governo, con il suo silenzio, si assume la responsabilità politica della violazione dei diritti del Contribuente - si legge - insita nella modalità di introduzione dello strumento degli Isa e, più in generale, nella gestione attuale dei rapporti tra Erario e Contribuente.

Non possiamo ulteriormente prestarci ad essere considerati mero strumento di riscossione quando si palesa l’esigenza di incremento del gettito tributario. Rivendichiamo un ruolo attivo nella costruzione di un nuovo contesto normativo tributario".

Isa. Annotazioni, suggerimenti dall'Odcec Milano

Intanto, l’Odcec Milano ha predisposto una bozza di motivazione di carattere generale da poter copiare nelle annotazioni agli Isa. La Presidente, Marcella Caradonna, annuncia anche una bozza di motivazione specifica.

La guida per le annotazioni relative agli indici di affidabilità fiscale (Isa), elaborata da un gruppo ad hoc, è stata inviata con una comunicazione a tutti gli iscritti ed ai presidenti degli ordini territoriali.

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