Oggi verrà depositata dalla Corte di giustizia Ue la sentenza tanto attesa sulla causa C-475/03, in merito alla legittimità dell’Irap. Intanto, il ministro Visco avverte che nel caso di sentenza sfavorevole l’Italia potrebbe chiedere i danni all’Esecutivo comunitario in virtù del principio dell’affidamento, cioè sul parere favorevole all’imposta dato nel 1997 dalla Commissione Ue, una sorta di nulla osta all’Irap. Le autorità comunitarie per tutta risposta si scrollano di dosso la responsabilità affermando che i pareri non sono vincolanti né per chi li dà, né per chi li riceve. Ma l’avvocato generale Stix-Hackl, non è d’accordo e afferma che nel 1997 il Governo italiano ha ricevuto dalla commissione ciò che può essere definito come un’espressa garanzia della compatibilità dell’Irap con il diritto comunitario.
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