Posticipo di un anno per l’avvio del Processo penale telematico (PPT) e doppio binario per il deposito degli atti, così come proposto da Cnf, Ocf, Aiga e Ucpi.
E' questo il contenuto dell'intesa raggiunta dal tavolo di lavoro presieduto dal viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, per quel che riguarda il PPT.
La novità è stata accolta con soddisfazione dal Consiglio Nazionale Forense che, a mezzo del Presidente, Francesco Greco, ha evidenziato come l'Avvocatura non sia contro il processo penale telematico, definito come uno strumento tecnologico con il quale gli avvocati devono confrontarsi.
Ciò che gli avvocati chiedono - si legge in una nota pubblicata sul sito del CNF il 30 novembre 2023 - è "che ci siano le giuste garanzie di efficienza", considerato che il portale presenta ancora diversi aspetti problematici.
La proposta sul doppio binario per i depositi, in particolare, prevede l'affiancamento, al deposito degli atti mediante portale telematico, anche di quello tramite posta certificata.
Gli avvocati, così, avrebbero un ulteriore periodo di rodaggio, fino al 31 dicembre 2024, durante il quale poter depositare gli atti anche tramite PEC.
In questo modo, ossia, qualora non si dovesse riuscire a finalizzare la procedura, si avrà comunque a disposizione uno strumento alternativo e sicuro.
Come evidenziato, del resto, dallo stesso Guardasigilli, Carlo Nordio, nel corso del suo intervento al plenum del CSM: “Da gennaio anche il processo penale telematico sarà una realtà, la affronteremo insieme, a cadenze serrate ma con opportuna gradualità che porta a sintesi le esigenze e le soluzioni rappresentate così dalla Avvocatura come dagli uffici giudiziari”.
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