E’ ravvisabile la colpa del sanitario che abbia deciso di eseguire un intervento chirurgico nonostante le condizioni cliniche della paziente non solo lo sconsigliassero, ma anzi lo rendessero altamente rischioso, in particolar modo, se l’ospedale ove detto intervento è stato eseguito, fosse privo di reparto rianimazione.
Lo ha chiarito la Corte di Cassazione, terza sezione civile, con sentenza n. 3173 depositata il 18 febbraio 2016.
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