Intercettazioni per reati connessi: depositata la sentenza delle Sezioni Unite.
E’ stata depositata la sentenza con cui le Sezioni Unite penali di Cassazione hanno sancito che il divieto di utilizzazione dei risultati di intercettazioni di conversazioni in procedimenti diversi da quelli per i quali le stesse siano state autorizzate – salvo che risultino indispensabili per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza – non opera con riferimento ai risultati relativi a reati che risultano connessi a quelli in relazione ai quali l’autorizzazione era stata ab origine disposta.
Questo, sempreché detti risultati rientrino nei limiti di ammissibilità previsti dalla legge.
La decisione, di cui alla sentenza n. 51 del 2 gennaio 2020, era stata anticipata da un’informazione provvisoria del 28 novembre 2011.
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