Presso la Commissione giustizia della Camera è proseguito, ieri, l'esame del disegno di legge sulla riforma della disciplina delle intercettazioni. Avanzate anche nuove proposte: maggiore spazio alle intercettazioni ambientali contro mafia e terrorismo; secretazione totale per i dati raccolti in maniera illecita, divieto di diffusione dei nomi dei magistrati cui sono affidati i procedimenti penali.
Intanto, contro il disegno di legge sulla sicurezza, approvato la scorsa settimana in Senato, l'Unione delle camere penali si espone parlando di norme “palesemente illiberali”. Criticata, in primo luogo, la disposizione che prevede la possibilità di denuncia dei clandestini da parte dei medici. Gli avvocati penali non approvano neanche la disposizione sulle delle ronde cittadine, che invita a una giustizia di “piazza”, né la stretta sulla legge Gozzini.
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