A seguito delle richieste avanzate dai Consulenti del lavoro, nella lettera del 1° giugno 2015, vengono parzialmente accolte le richieste della categoria, tanto che è stato prorogato il termine per la definizione degli avvisi di irregolarità notificati, nelle scorse settimane, via Pec agli intermediari dall'Inps.
Così, oltre ai 15 giorni già concessi ai consulenti del lavoro per rispondere all'ispettore in caso di preavviso di irregolarità contributiva relativa al Durc interno, ne sono stati concessi altri 30.
Il termine originariamente stabilito per la definizione degli avvisi di rettifica era stato fissato al quindicesimo giorno dalla data di ricevimento della mail all'indirizzo Pec da parte dell'Ente previdenziale. Ma a seguito della constatazione che in molti casi le suddette segnalazioni erano state determinate dal mancato aggiornamento degli archivi dell'Istituto previdenziale e non da effettive condizioni di irregolarità riguardanti non solo le aziende che usufruiscono di benefici contribuivi, ma di qualsiasi azienda attiva, i consulenti del lavoro – tramite il loro presidente, Marina Calderone - hanno fatto presente la situazione al presidente dell'Inps, che ha così sospeso l'operazione.
Ecco, dunque, la concessione dei 30 giorni in più, che, di fatto, rappresenta solo una delle richieste avanzate all'Istituto dal Consiglio Nazionale dei consulenti del lavoro. Vanno infatti prioritariamente definite e archiviate dalle sedi le pratiche già trasmesse dai consulenti nei mesi scorsi, che sono il 70% degli avvisi attualmente ritrasmessi.
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