Industria metalmeccanica, pronto il progetto di Alfabetizzazione Digitale

Pubblicato il 21 settembre 2021

Federmeccanica, Assistal e Fim, Fiom, Uilm, in attuazione del CCNL 5 febbraio 2021, hanno sviluppato un progetto di Alfabetizzazione Digitale rivolto ai lavoratori dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti.

Questa proposta progettuale ha una finalità orientativa e si propone di offrire alle aziende un supporto operativo nella definizione e realizzazione di un programma formativo in materia. A tal proposito, contenuti, relativa durata e modalità organizzative di seguito proposte, sono da intendersi come personalizzabili e modulabili (è possibile, ad esempio, scegliere quali dei moduli fruire ed attribuirne un monte ore diverso da quello indicato) a seconda delle specifiche esigenze aziendali.

Progetto di Alfabetizzazione Digitale, gli obiettivi

Gli obiettivi del progetto di Alfabetizzazione Digitale sono i seguenti:

Progetto di Alfabetizzazione Digitale, modalità organizzative

Per i moduli base è opportuna una formazione in presenza: presso strutture formative o in azienda. La docenza può essere esercitata da personale esterno o interno all’azienda. È auspicabile la presenza, oltre che del docente, di almeno un tutor in grado di supportare attivamente i partecipanti nell’acquisizione pratica dei contenuti del corso.

Per i moduli maggiormente riferibili alle specificità aziendali (Cometa, MetaSalute, welfare, piattaforme gestione aziendale, ecc.), è suggerita anche la presenza di un tutor aziendale, di modo che possa supportare il docente in funzione dei diversi sistemi operativi applicati e fungere da riferimento per i partecipanti.

È importante rendere disponibile un computer (almeno uno ogni due partecipanti). Il numero dei partecipanti presenti contemporaneamente in formazione, la durata e la collocazione oraria vanno valutate in base all’organizzazione del lavoro aziendale. Un numero superiore a 15/20 richiede la presenza di un co-docente o di un secondo tutor.

In relazione ai singoli contesti, è possibile valutare l’individuazione del tutor aziendale tra le fasce più giovani del personale dipendente per favorire lo scambio di competenze tra generazioni.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Smart working e Collegato lavoro: disciplinati i termini di comunicazione

10/04/2025

Bonus mobili confermato per il 2025

10/04/2025

Dalla FAQ alla norma: lo smart working entra nell’era della certezza giuridica

10/04/2025

Bonus mobili anche per spese del 2025

10/04/2025

Riforma fiscale e DFP in CDM. Novità su tributi locali e giustizia tributaria

10/04/2025

Decontribuzione Sud PMI. Punto di forza? La cumulabilità

10/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy