Indagini difensive senza limiti

Pubblicato il 25 agosto 2008
Con sentenza n. 31683 del 29 luglio scorso, la Cassazione penale ha affermato l'utilizzabilità dei risultati delle indagini difensive anche in sede di giudizio abbreviato. Contro la questione di legittimità di tale utilizzo, avanzata dalla Procura sull'assunto che il materiale ottenuto dallo svolgimento delle indagini difensive contrastasse col divieto di impiego di elementi probatori formati unilateralmente, la Corte di legittimità ha precisato come, in realtà, le indagini difensive possono essere valutate in funzione di tutte le decisioni che il giudice sia chiamato a prendere, sia nella fase delle indagini, che nel corso dell'udienza preliminare. La Suprema Corte, inoltre, sulla scorta della decisione n. 245/2005 della Corte Costituzionale, ha evidenziato come il Pm, a fronte della presentazione delle indagini difensive, può sempre intervenire per riequilibrare l'impianto probatorio in quanto l'investigazione suppletiva è possibile anche nel corso dell'udienza preliminare. Nel caso esaminato, in cui il giudice in sede di giudizio abbreviato aveva utilizzato dei verbali di dichiarazioni rese ai sensi dell'art. 391-bis c.p.p., depositati dalla difesa dell'imputato durante l'udienza preliminare e prima di richiedere il giudizio speciale, la Corte ha precisato come la pubblica accusa avrebbe potuto richiedere, al fine di realizzare il riequilibrio del contraddittorio, un differimento dell'udienza in modo da poter individuare prove contrarie e magari procedere all'audizione dei soggetti già sentiti dalla difesa.
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