Per una migliore erogazione del servizio legale richiesto, occorre, innanzitutto, ottimizzare la comunicazione tra il legale e il proprio assistito, sia nella fase iniziale del rapporto che nel corso dello stesso, in modo da monitorare la propria prestazione professionale e soprattutto il modo in cui essa viene percepita dal cliente. Le regole di buona prassi sono dunque le seguenti: una costante informativa al cliente circa le caratteristiche della prestazione richiesta e della strategia difensiva da adottare; un riscontro cartaceo o informatico dei colloqui intercorsi col cliente; una prospettazione al cliente degli ipotetici tempi della giustizia, nonché dei possibili scenari verificabili e dei costi prevedibili, concordando la modalità e i tempi per il pagamento; la conservazione, all’interno del fascicolo, dei documenti della pratica e della corrispondenza col cliente; l’indicazione di “bozza” nel caso di informazione non definitiva al cliente, corredata della data della stessa; la predisposizione, infine, della parcella finale nel modo più dettagliato e completo possibile. Da ultimo è importante ottenere un feed back dal cliente una volta terminato l’incarico professionale, onde monitorare il suo grado di soddisfazione nonché la capacità del legale di lavorare bene.
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