In Senato voto finale sul Processo breve
Pubblicato il 20 gennaio 2010
Sono previste per la seduta del 20 gennaio 2010, le dichiarazioni finali di voto, in Senato, sul Disegno di legge n. 1880, recante misure per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi. Il 19 gennaio scorso, l'aula ha apporvato alcuni emendamenti al detto testo: una modifica aggiuntiva all'articolo 1 recante norme per la ragionevole durata del giudizio di responsabilità contabile davanti alla Corte dei conti, un emendamento che riscrive l'articolo 2 prevedendo un aumento dei termini per l’estinzione dei processi per mafia e reati di terrorismo, due emendamenti aggiuntivi all'articolo 4 contenenti, rispettivamente, modifiche al decreto legislativo n. 231 del 2001 e disposizioni transitorie che estendono, a determinate condizioni, le norme relative all'estinzione anche ad alcuni processi in corso.
In base alla nuova regolamentazione del cosiddetto "Processo breve", i procedimenti per i reati con pene inferiori ai dieci anni verranno meno dopo tre anni dall'inizio dell'azione penale, dopo due anni nel secondo grado e dopo un anno e mezzo in Cassazione. Per i reati con pene maggiori ai dieci anni, i processi si estingueranno dopo quattro anni per il primo grado, due anni per il secondo, un anno e mezzo per la Cassazione. Per i processi per mafia e reati di terrorismo, in base al nuovo emendamento, la durata massima è di 5 anni per il primo grado, 3 per il secondo e 2 per la Cassazione.
Duro il giudizio dell'opposizione a questo disegno di legge, giudicato come “uno scempio della giustizia italiana''.