Ha titolo “Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione” il decreto-legge n. 124 del 19 settembre arrivato nella Gazzetta Ufficiale n. 219/2023.
Come anticipato in sede di Consiglio dei ministri del 18 settembre, nel provvedimento sono confluite le norme adottate dal Governo per contrastare l’immigrazione illegale.
Ma il Dl n. 124/2023 contiene una importante novità: l’istituzione della ZES unica a partire dal 2024. Vediamo in dettaglio le norme varate.
Sarà istituita, dal 1° gennaio 2024, una nuova zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica – al posto delle attuali otto zone economiche speciali e comprenderà i territori delle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
In tale zona le aziende già operative e quelle che si insedieranno per l'esercizio di attività economiche e imprenditoriali potranno beneficiare di speciali condizioni con riferimento agli investimenti e alle attività di sviluppo d'impresa.
Il decreto legge 124/2023 tratta nell’articolato:
In particolare quest’ultimo avrà competenza:
Di rilevanza anche la previsione dell’autorizzazione unica: le imprese che intendono avviare attività economiche oppure industriali, produttive e logistiche all'interno della ZES unica, presenteranno allo sportello unico digitale un'istanza alla quale vanno allegate tutte le documentazioni previste dalle norme di settore, al fine di ottenere il rilascio di tutte le autorizzazioni, intese, concessioni, licenze, pareri, concerti, nulla osta e assensi comunque denominati, necessari per l’esercizio dell’attività.
E’ l’articolo 16 che è dedicato al credito d’imposta inerente alla ZES unica.
L’agevolazione riguarda le imprese che effettuano l’acquisizione di determinati beni strumentali da collocare nelle strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, e nelle zone assistite della regione Abruzzo.
L’aiuto, sotto forma di credito d’imposta, è riconosciuto nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale2022-2027; il limite massimo di spesa complessivo, per l'anno 2024, sarà determinato con decreto del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR da adottare di concerto con il Mef entro il 30 dicembre 2023.
Tale provvedimento indicherà, altresì, le modalità di accesso al beneficio, i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta e dei relativi controlli.
Sono da considerarsi inclusi nell’agevolazione gli acquisti, anche con locazione finanziaria:
Rientra nel beneficio anche l'acquisizione, la realizzazione e l'ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.
Fuori dal credito d’imposta ZES sono i soggetti che operano nei seguenti settori:
Non viene riconosciuta l’agevolazione anche alle imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento e a quelle in difficoltà.
Il credito d'imposta ZES dipende dalla quota del costo complessivo dei beni acquistati; in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024, il limite massimo, per ciascun progetto di investimento, è di 100 milioni di euro.
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