Il ministero del Lavoro con nota protocollo 25/I/3253 del 7 settembre 2006, rispondendo ad un interpello avanzato dalla Asl di Asti, ribadisce che gli extracomunitari in possesso della qualifica di infermieri professionali potranno essere assunti con contratto di lavoro subordinato anche a tempo indeterminato dai datori di lavoro privati, mentre solo a tempo determinato (quindi non in organico) presso le strutture pubbliche. L’accesso al lavoro del personale infermieristico straniero è disciplinato dal Testo unico sull’immigrazione, il Dl 286/1988 e dal regolamento di attuazione, il Dpr 334/2004. Pertanto se il lavoratore straniero è in possesso di un titolo abilitativo alla professione di infermiere riconosciuto dal ministero della salute, potrà iscriversi all’Albo degli infermieri e quindi potrà esercitare la professione. Il rapporto di lavoro può essere anche a tempo indeterminato e il lavoratore extracomunitario può instaurare un nuovo rapporto di lavoro anche con un diverso datore di lavoro. Per tali ragioni, le strutture pubbliche non possono assumere in pianta stabile i cittadini stranieri, in quanto il concorso è costituzionalmente riservato ai cittadini italiani, non incidendo la normativa sull’immigrazione sui requisiti generali per l’accesso al pubblico impiego.
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