“Impairment” su tutte le imprese

Pubblicato il 24 febbraio 2006

Nella "Guida all'applicazione dell'impairment test dello Ias 36" presentata ieri dalla Commissione di dottori commercialisti e ragionieri per i Principi contabili, è chiarito che alcuni orientamenti dei principi Ias/Ifrs sono applicabili anche alle imprese italiane che redigono i bilanci in base ai criteri nazionali. Un esempio è lo Ias 36 "Impairment of Assets" che precisa le regole per l'iscrizione delle proprie attività ad un valore non superiore al recuperabile. Nell'articolo sono analizzate: l'estensione applicativa dello Ias 36; la disciplina nazionale sulle perdite durevoli di valore; l'impairment test dello Ias 36 ed il test dell'avviamento.

 

Intanto, nel convegno organizzato ieri dall'Ordine dei dottori commercialisti di Milano su Ias/Ifrs tra teoria, pratica e prospettive, tenutosi nella sede cittadina dell'Assolombarda, commercialisti ed imprese hanno cominciato a tirare le somme degli effetti del fair value sulle performance dei consolidati.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Direttiva sulla sostenibilità: ambito di applicazione e decorrenze

21/11/2024

Obbligo di rendicontazione di sostenibilità: a chi si rivolge

21/11/2024

Legge di Bilancio 2025: premi e fringe benefit tra conferme e novità

21/11/2024

Regime di transito doganale. L'adeguamento delle procedure slitta a gennaio 2025

21/11/2024

Legge di Bilancio 2025: premi di produttività e fringe benefit

21/11/2024

Codice della strada: sì definitivo alla Riforma, è legge

21/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy