Il voto Cnpadc sulla riduzione della contribuzione dei pensionati in attività slitta a giugno
Pubblicato il 09 maggio 2012
Mentre al “Forum in Previdenza 2012”, organizzato dalla Cassa di previdenza dei dottori commercialisti in collaborazione con Il Sole 24 Ore, si discute assieme ai viceministri dell’Economia e del Lavoro - Grilli e Martone - sul ruolo degli investimenti nel mondo degli enti previdenziali, l’assemblea dei delegati rimanda a giugno 2012 la votazione sulla delibera che contiene la discussa (dai giovani della categoria) proposta di ridurre del 50% la contribuzione soggettiva minima per i dottori commercialisti pensionati che decidono di continuare a esercitare la professione.
Con una nota l’ente precisa: “
La maggioranza dei presenti ha manifestato condivisione sui principi posti a base della delibera e il consiglio di amministrazione, cogliendo i molteplici spunti emersi dal dibattito, ha proposto di rinviarne l'esame per la relativa deliberazione nel corso della prossima assemblea”.
In proposito, il presidente Cnpadc, Anedda, spiega che l’idea è di consentire ai pensionati, su richiesta, di ottenere lo sconto contributivo - previsto dalla normativa - con contestuale obbligo di versare un contributo equitativo del 2% a vantaggio di tutti gli iscritti.
A fronte del pagamento del solo 50% i pensionati, però, si vedrebbero esclusi dalla premialità di computo.