Ai lavoratori passati dal lavoro dipendente a quello autonomo o viceversa (in special modo a chi ha lavorato come collaboratore coordinato e continuativo o come lavoratore subordinato, avendo, di conseguenza, difficoltà di cumulo) interessa in prima persona la totalizzazione dei periodi di lavoro durante i quali sono stati versati contributi in diverse gestioni previdenziali. Con questo istituto viene loro consentita la somma dei periodi al fine dell'ottenimenti di un unico trattamento pensionistico. Ma nel computo per la totalizzazione non rientreranno i lavori di durata inferiore ai sei anni. Con l'ultimo decreto, approvato in via definitiva il 19 gennaio, il lavoratore potrà totalizzare i vari periodi di iscrizione nelle diverse gestioni pensionistiche purché: abbia almeno 20 anni di contribuzione complessivi e 65 anni di età; abbia 40 anni di contribuzione complessiva a prescindere dall'età raggiunta; i periodi da totalizzare abbiano, come già detto, una durata di almeno sei anni.
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