La prima sezione del Tar del Lazio, con sentenza n. 3122 del 25 marzo 2009, ha respinto il ricorso presentato dai dottori commercialisti, ingegneri e periti industriali contro il decreto interministeriale del 28/4/2008, attuativo della direttiva qualifiche. Mentre secondo i ricorrenti il decreto interministeriale stravolgeva sia la direttiva che il decreto di recepimento estendendo, in maniera arbitraria, anche alle professioni prive di Albo, Ordine e Collegio, i criteri per la valutazione di una rappresentanza nazionale, violando, così, anche il diritto comunitario, per i giudici amministrativi, il decreto non riconosce né equipara le associazioni agli Ordini, né introduce alcun sistema duale pubblico-privato, limitandosi a individuare solo gli enti che, in possesso dei requisiti di rappresentatività, hanno titolo a partecipare al procedimento di elaborazione della piattaforma comune proposta da uno degli Stati membri. Soddisfatti della pronuncia Giuseppe Lupoi e Arvedo Marinelli, rispettivamente presidente e vicepresidente del Colap.
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