L’Autore – ordinario di Scienza delle finanze presso l’Università di Roma - rivela i risultati di un’indagine sull’evasione svolta tra i cittadini romani sotto la propria direzione, da cui è derivato un giudizio negativo sul fenomeno, pur se esso viene in qualche modo giustificato dall’onere delle imposte esistenti, dall’inefficienza della spesa pubblica e dalla corruzione della classe politica, per cui i contribuenti dichiarano di evadere o essere disposti a farlo. Da tali risultati sembra scaturire che in Italia “il costo etico-morale dell’evasione non è molto elevato, e lo Stato può fare poco al riguardo, e solo nel lungo periodo, limitando la pressione fiscale, migliorando l’efficienza della spesa pubblica e in genere il rapporto Fisco-contribuente”.
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